Eretta nel luogo dove il 5 maggio 1596 apparve miracolosamente la Beata Vergine dell’Adorazione, guarendo una donna inferma.
La tradizione giunta fino a noi narra la storia di un’umile donna, Margherita, detta Caugliana, dal paese di origine del marito, Caugliano, che improvvisamente cade ammalata, mentre i medici non riescono a stabilire la natura della sua infermità, rendendo vano ogni tentativo di cura. Dopo diciotto anni di malattia e solitudine Margherita viene a conoscenza che a Reggio Emilia, in località La Ghiara, è venerata un’immagine della Madonna in grado di dispensare grazie e favori. Il vicino di casa di Margherita deve recarsi per lavoro a Reggio, così la donna chiede all’uomo di portarle un’immagine della Madonna della Ghiara, nella speranza che questa possa aiutarla ad alleviare le sue sofferenze.
Il 5 maggio 1596 l’uomo ritorna da Reggio, confessando a Margherita di aver dimenticato di portare l’immagine della Madonna. A quel punto la donna inizia a piangere e volge lo sguardo al cielo: all’improvviso appare sulla trave del soffitto l’immagine della Madonna che compie il miracolo, guarendola.
Da quel giorno viene venerata la Beata Vergine dell’Adorazione, comunemente chiamata dai fivizzanesi Madonna di Reggio, città in cui oggi sorge una chiesa nella località La Ghiara.