A poca distanza da Fivizzano, lungo la strada provinciale che conduce a Casola in Lunigiana, sul percorso della Via del Volto Santo, si trova l’abitato di Cerignano, formato da piccoli nuclei sparsi come Colle, Maseredo, Serrarola e Motta.
Chiesa di San Venanzio
Le prime notizie riguardanti questo edificio di culto risalgono al XIII secolo. Conserva in parte, nel fianco meridionale, alcuni caratteri tardo-romanici. Esternamente presenta filari di bozze di calcare bianco, un pregevole portale laterale e un frammento architettonico murato, mentre a fianco si trovano la canonica e il campanile. Restaurata nel XVIII secolo, in una data imprecisata tra il 1812 e il 1910, venne modificata l’entrata con la costruzione del portico a tre campate e della scalinata di accesso, a causa dello spostamento del cimitero ed al passaggio della strada per Colle di Cerignano. L’interno a una navata conserva l’altare settecentesco riccamente decorato, un dossale di gusto ligure sempre in marmo, con inserti policromi, un dipinto della Vergine con Bambino, San Venanzio, San Giovanni Battista e San Francesco.
Convento del Carmine
Adagiato in una conca, cinto alle spalle da un piccolo bosco di alti pini, noci, castagni e cipressi, venne fondato dai frati Carmelitani nel 1568 grazie a un lascito di Elisabetta di Cerignano, il cui figlio Raffaele, religioso carmelitano a Pisa, ne fu il primo priore. Nel 1782 venne soppresso dal Granduca di Toscana Leopoldo e la struttura andò incontro a un lungo periodo di incuria. Nonostante i terremoto del 1835 e del 1920 che lo colpirono, oggi si presenta ristrutturato ed è sede di manifestazioni e cerimonie. Oggi sono ben conservati il chiostro e i vani adiacenti, mentre della chiesa, restano solo alcune basi di colonne. Il chiostro ha colonne in arenaria e un pozzo centrale, con affreschi settecenteschi recentemente recuperati che lo adornano, opera del fivizzanese Stefano Lemmi.