Oltrepassando Fivizzano in direzione del Passo del Cerreto, si incontra una diramazione secondaria che porta al paese di Mommio, teatro di una strage nazifascista nel maggio 1944, costata la vita a 22 persone. Il paese deve il suo nome all’Alpe soprastante e al torrente che lo attraversa, che in località Restì forma con le sue acque un’affascinante marmitta dei giganti.
Le marmitte dei giganti sono forme di erosione fluviale di origine glaciale scavate nella roccia dalle acque e dall’azione abrasiva dei ciottoli. Di forma sferica, hanno una profondità di più di un metro e diametro di una decina di metri, andando a formare suggestive cascate.
Chiesa di San Martino
Citata nelle Decime bonifaciane del 1296-97 come dipendente dalla Pieve di Vendaso, subì importanti danneggiamenti a causa del terremoto del 1920 e venne in gran parte ricostruita.
La facciata a capanna in pietra arenaria inframezzata da mattoni in laterizio è fiancheggiata da due paraste ioniche. Il portale si apre sull’interno ad aula unica, in cui sono presenti suggestivi altari in arenaria. Conserva decorazioni pittoriche del pittore Luigi Battistini di Fivizzano, come la lunetta del presbiterio rappresentante San Martino che dona il mantello al povero.